giovedì 20 giugno 2013

Thomas Hobbes


Thomas Hobbes in un ritratto di John Michael Wright
(National Portrait Gallery, Londra)


La filosofia di Hobbes rappresentò l’alternativa del XVII secolo alla filosofia di Cartesio, non solo perché la filosofia di Cartesio era legata alla metafisica, mentre quella di Hobbes era legata a presupposti materialistici, ma anche perché i due filosofi scorgeranno nella ragione tecniche molto diverse.Thomas Hobbes nacque a Westport nel 1588. Studio a Oxford ma la sua formazione fu dovuta ai suoi continui contatti con l’ambiente culturale. Visse a lungo a Parigi, dove fu anche amico di Cartesio. Le sue opere più importanti furono il “Leviatano”, pubblicato nel 1651, e la trilogia “De Cive”, “De Corpore” e “De Homine”, dove espose il suo sistema in maniera completa. Gli ultimi anni della sua vita gli occupò in polemiche (ad esempio difese la corporeità di Dio con il vescovo Bramhall). Morì a Londra nel 1679, a 91 anni.



La filosofia di Hobbes ha come unico scopo quello di porre i fondamenti per una società pacifica e ordinata; lui pensava che questo fosse possibile solo grazie ad un potere assoluto dello stato. Egli crede che sia inutile una filosofia basata sulla metafisica (utilizzata ad esempio da Aristotele, o dallo stesso Cartesio), ed è per questo che egli cerca di creare una filosofia puramente razionale, che escluda il soprannaturale, che escluda ciò che fu affermato dagli autori antichi e che prenda spunto esclusivamente dalla natura.